Parole nuove dai giornali

lelemorismo

s. m.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

(Iron. Spreg.) Capacità deteriore di insinuarsi e condizionare con le proprie scelte l’ambiente dell’intrattenimento e dello spettacolo, attribuita all’agente Lele Mora, noto alle cronache per le vicende collegate allo scandalo di Vallettopoli.

  • Il lelemorismo è un sistema che risolve situazioni, fa piaceri, riceve confidenze («Ho un motto: mantengo i miei segreti»), decide carriere e palinsesti in Rai e a Mediaset, agisce non come un soft power ma come un sodissimo potere reale anche se rivestito da reality show. (Mario Ajello, Messaggero, 29 ottobre 2010, p. 2, Primo Piano).
  • [tit.] Vino e una guantiera di paste per la fine del «lelemorismo» [testo] […] Nella speranza che la salute di Lele Mora ritrovi presto antiche virtù (nostro malgrado, le malattie ci allontanano dai vizi), non si può che sobriamente alzare un calice di vino alla fine del «lelemorismo», quel lento e costante abbassamento dei costumi, quel guardare il mondo dal buco della serratura, quella rappresentazione diffusa di un «circolo vizioso» composto di tronisti, veline, gieffini, professionisti del pressappochismo cui la tv ha regalato troppo spazio. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 5 agosto 2012, p. 1, Prima pagina).
Già attestato in: Repubblica, 6 dicembre 2006, p. 30, Cronaca (Antonio Dipollina)
Tipo: Suffissazione / Denominale
Formanti: (Mora) Lele, -ismo

Pubblicato in: Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008